di fronte ai rifiuti marini

l’istituto oceanografico si mobilita

Ogni anno, l’equivalente di 9 milioni di tonnellate di plastica finisce nell’oceano, di cui quasi l’80% proviene dalla terra (principalmente attraverso i corsi d’acqua).

La plastica non si decompone mai, ma si disintegra: sotto l’effetto dell’acqua di mare e della luce del sole, i rifiuti si rompono in pezzi sempre più piccoli fino a raggiungere dimensioni microscopiche (particelle e nanoparticelle) che si diffondono in tutto l’oceano, anche nei luoghi più remoti.

In tutti gli oceani, le correnti oceaniche formano enormi concentrazioni, come nel trogolo di un vortice, chiamate gyres. I rifiuti galleggianti vi si accumulano per la forza rotatoria, i famosi “continenti di plastica” osservati dai marinai. Se il termine colpisce la mente soprattutto per il rapporto di scala che evoca, è poco appropriato nella misura in cui non si può certo camminarci sopra…

Da molti anni, l’Istituto lavora su questo tema e vi offre qui uno zoom sulle nostre azioni più recenti su questo tema preoccupante.

Incoraggiare le politiche di riciclaggio, sviluppare un’economia più circolare, incoraggiare la raccolta differenziata, limitare la produzione di rifiuti: sono tutte strade che sappiamo essere efficaci.

S.A.S. Principe Alberto II di Monaco

Monaco, 11 marzo 2015

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L’Istituto di Oceanografia agisce contro i rifiuti

Laboratorio educativo
“fermare l’inquinamento”

Comprendere il problema dell’inquinamento da plastica nell’oceano è l’obiettivo principale di questo workshop. Da dove viene questo materiale? Perché l’uomo continua ad usarlo? Qual è il suo impatto ambientale sulle specie marine e i loro ecosistemi, ma anche sugli esseri umani? In piccoli gruppi e grazie a vari supporti interattivi, gli studenti rispondono a queste domande, analizzano il proprio stile di vita e scoprono insieme le soluzioni esistenti per combattere questa vera e propria piaga. Infine, questi giovani cittadini se ne vanno con azioni e proposte concrete per ridurre i loro rifiuti e proteggere il nostro bene comune: l’Oceano.

Stand “La festa senza palloncini”.

L’iniziativa “Balloon Free Party” mira a sensibilizzare sull’impatto che i rilasci di palloncini hanno sulla vita marina e a raccogliere idee e proposte di alternative da utilizzare durante le feste.
Il Servizio di Animazione ha progettato il materiale educativo volto a sensibilizzare il pubblico al rilascio dei palloncini e gestisce, in collaborazione con Pierre Gilles, il gruppo Facebook legato all’iniziativa, così come l’indirizzo e-mail per raccogliere idee per alternative al rilascio dei palloncini.

Durante l’anno 2019 il Servizio Animazioni ha animato, in collaborazione con i volontari dell’Associazione degli Amici del Museo, lo stand “Festa senza palloncini” durante vari eventi:
– Giornata dei musei (27 aprile 2019)
– Monacologia (11-14 giugno 2019)
– Fête de la Mer allo Yacht Club di Monaco (29 giugno 2019)
– Campionato mondiale di apnea a Villefranche sur Mer (dal 06 al 14 settembre 2019)
– Evento Sea-Plastic – Maison des Océans Parigi (18 novembre 2019)
– Settimana della riduzione dei rifiuti a Monaco (16 novembre 2019)

Senza il contributo decisivo degli scienziati, senza il loro instancabile lavoro di raccolta e analisi delle informazioni, senza la loro volontà di identificare i meccanismi di accumulo della plastica e i mezzi per porvi rimedio, non saremmo in grado di agire. Ecco perché il loro contributo deve essere incoraggiato e perché il mio paese e la mia Fondazione hanno scelto di ospitare e sostenere diverse iniziative scientifiche per la conoscenza e la conservazione dei mari.

S.A.S. Principe Alberto II di Monaco

Monaco, 11 marzo 2015

Conferenza internazionale sulla plastica nel Mediterraneo